La base meridionale della Tofana di Ròzes è segnata da due caratteristiche fasce rocciose, orizzontali e parallele: le cosìddette Còrdes; un magnifico sentiero ne attraversa la base in tutta la larghezza. Con i loro ripari sottoroccia, le Còrdes si alternano a ripide praterie e sono ambienti molto caldi e riparati, habitat eccezionali per lo svernamento della fauna e nicchie che ospitano rare specie floristiche e faunistiche.
Lunghezza: 6.800 m.Il basamento delle imponenti pareti di Dolomia Principale della Tofana è costituito dalle fragili argille rosse e grigie della Formazione di Travenanzes; il sentiero attrezzato Astaldi ne attraversa un scenografico tratto proprio sopra il rifugio Dibona. L’erodibilità delle argille al loro “piede”, fa talvolta mancare il sostegno alle quinte di roccia soprastanti, causandone rovinosi crolli, che vanno ad alimentare i ghiaioni sottostanti.
Lunghezza: 2.900 m.Nelle dolomie basali della Tofana di Ròzes si trova un antico ed ampio cunicolo carsico; è una grotta “sui generis”, visitabile con un breve sentiero attrezzato. La Grotta della Tofana ha uno sviluppo elicoidale, è lunga circa 150 metri e la sua volta è alta anche 10 metri. In primavera capita che la sommità della volta sia stillicidiosa, mentre alla base la temperatura sia sotto zero e vi si formino delle incredibili stalagmiti di ghiaccio; è un fenomeno spettacolare e unico nel suo genere.
Lunghezza: 2.000 m.L’area di Forcella Col dei Bòs è stata nevralgica per gli eventi della Grande Guerra; fra i resti più significativi, al di là di numerosi massi fortificati e trinceramenti, vi è la lunga galleria di mina del Castelletto, attrezzata e visitabile. Oltre all’interesse storico, l’area sommitale del Col dei Bòs e delle sorgenti del Rio Travenanzes sono fra le zone faunistiche e floristiche di alta quota di maggior pregio e vulnerabilità di tutte le Dolomiti d’Ampezzo.
Lunghezza: 4.200 m.
È la valle selvaggia del Parco per antonomasia, senza strade, senza rifugi e di una bellezza primordiale; è valle glaciale, con fondo quasi piano e versanti aspri e subverticali. Le praterie e le torbiere della parte alta vanno sparendo verso il basso, inghiottite dalla mugheta e dalle colate detritiche; verso la confluenza con la Val di Fanes, la Val Travenanzes diviene sempre più stretta e profonda. Una meta affascinante da affrontare con tempo sicuro e un minimo di allenamento.
Lunghezza: 8.000 m.La piana alluvionale che il Boite forma a nord di Cortina è un’area naturale ove gli ambienti si rinnovano ad ogni piena e ad ogni cambiamento del corso del fiume; in questo tratto le sue acque sono cristalline e libere di scorrere su un ampio letto detritico. L’escursione che ne compie il periplo per il Pian de ra Spines è adatta a molte attività sportive ed è anche accessibile ai disabili motori.
Lunghezza: 8.000 m.Sul versante est del Col Rosà, verso il Boite, il faggio risale i pendii spinto dalle correnti sciroccali provenienti dal fondovalle e forma anche un lembo di faggeta vergine; sul versante opposto prevalgono le basse temperature e il clima di forra, con discesa del pino cembro fino a bassa quota. Comodi sentieri consentono di aggirare l’intero monte e di apprezzarne i differenti ecosistemi, nonché le emergenze geomofologiche del Campanile Rosà e della forra del Ru de ra Vales.
Lunghezza: 12.500 m.Il dosso roccioso di Cianderòu, comodamente raggiungibile dal Lago Ghedina, è punto panoramico di prim’ordine sulla Valle di Ampezzo; la strada risale a tornanti un magnifico lariceto, ove spesso risuona il tamburellare dei picchi. L’altrettanto panoramica traversata in quota verso il Passo Posporcora e la successiva discesa in Val Fiorenza sfruttano arditi percorsi di guerra e attraversano un’area di elevato valore faunistico.
Lunghezza: 10.000 m.Il colle de ra Sponàtes, di fianco al Col Drušié, è ammantato di un rado bosco di conifere, poco antropizzato e frequentato da più specie di galliformi, che può essere aggirato passando per il Lago Ghedina e percorrendo una comoda strada militare a tornanti. Il lago è un magnifico specchio d’acqua, che colma una depressione retrostante uno dei colli formatisi con la frana postglaciale della Tofana.
Lunghezza: 5.200 m.Il versante est della Tofana ha una morfologia piuttosto complessa a causa delle vicende tettoniche e glaciali che lo hanno interessato. L’ampia conca di Ra Vales, interamente poggiante su bancate di Dolomia Principale, va ad incassarsi verso nord in una profonda forra, mentre verso sud termina a picco sopra la conca di Cortina, con alcuni spettacolari rilievi. Il più panoramico, raggiungibile con facile sentiero da Ra Vales, è il Terzo Torrione di Pomédes, ricco di endemismi floristici.
Lunghezza: 4.500 m.La risalita del versante sud della Tofana segue in gran parte comodi percorsi di guerra ed interseca zone sciistiche, senza tuttavia esserne più di tanto disturbata. I boschi della parte alta, al limite superiore della vegetazione arborea e sulle pendici del Mantel, sono di grande portamento, ricchi di biomassa e, di conseguenza ricchi di biodiversità faunistica. Poggiando sulle marne ed argille triassiche della Formazione di San Cassiano, tutto il versante è franoso e al contempo ricco di affioramenti fossiliferi.
Lunghezza: 12.800 m.Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo
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