A un centinaio di metri dal Rifugio Vandelli, è una vera e propria "perla", con acque di un meraviglioso color turchese. In certi periodi dell’anno l’acqua è limpida, in altri, quando il deflusso di fusione del soprastante ghiacciaio intacca gli orizzonti limosi del terreno, l’acqua è torbida e lattiginosa, ma di egual colore. Derivando dalle acque glaciali del Sorapìs, l’acqua ha una temperatura costantemente bassa.
Lunghezza: 5.200 m.È un’ampia conca glaciocarsica, con lastronate calcaree piatte e liscie, di fronte alla quale si staglia ciò che rimane del più grande ghiacciaio ampezzano: l’occidentale del Sorapìs. Esso presenta una serraccata centrale molto aspra e porta su di sé i blocchi derivanti dal crollo della mitica Saetta del Sorapìs, una torre rocciosa alta 300 metri che rovinò sul ghiacciaio dopo il terremoto del 1976
Lunghezza: 7.300 m.La conca di Valbona si addentra alla base del circo glaciale del Sorapìs, verso la sua cascata di sbocco; è coperta da una foresta di abete rosso, abete bianco e faggio di imponente statura, uno dei più bei boschi ampezzani, in cui si trovano abeti di diametro superiore al metro e alti fino a 50 metri. Sui versanti esposti alle valanghe, gli abeti lasciano il posto ai fusti elastici del faggio, delle betulle, dei sorbi e dei pini mughi.
Lunghezza: 2.000 m.La Foresta di Somadida, era in antico una “Vizza” della Magnifica Comunità Cadorina, ovvero un bosco speciale e tutelato dalla comunità regoliera, dal quale trarre assortimenti di legname di pregio per utilizzi specifici. La stessa Serenisima Repubblica di Venezia, che lo ricevette in dono nel 1463, ne adottò per secoli la destinazione, utilizzandovi in particolare i fusti più alti e diritti, per ricavarne i pennoni delle navi per il suo arsenale.
Lunghezza: 3.500 m.Il bosco di Mandres è un rado e luminoso lariceto, che l’abbandono del pascolo sta gradualmente portando ad evolvere verso un bosco di abete rosso; è ricco di fauna, in particolare picchi e civette e attraversato da diversi e affascinanti percorsi escursionistici. Sui ghiaioni e le mughete soprastanti, ove abbondano Dianthus sternbergii e Cypripedium calceolus, passa un panoramico sentiero che collega Lariéto a Fraìna.
Lunghezza: 3.50 m.Il larici-cembreto che si estende ad est delle piste di Faloria, fino alle rocce delle Cime di Marcuoira, è uno dei boschi di alta quota più integri e ben conservati di Ampezzo; habitat faunistico ottimale per galliformi, civette e picchi, non ha quasi mai subito interventi di taglio dal primo dopoguerra. Il soprastante Ciadin del Laudo è un circo glaciale a forma di perfetto emiciclo, con una vasta e intatta prateria sospesa sopra i boschi di Valbona e della Val d'Ansiei.
Lunghezza: 5.000 m.Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo
Via Mons. P. Frenademez, 1
I-32043 Cortina d'Ampezzo
Tel. 0436 2206 - Fax 0436 878704
Codice fiscale e partita IVA 00065330250
Informativa sul trattamento dei dati personali. D.Lgs. 196/2003
Il sito dolomitiparco.com non tratta dati personali, non esegue trattamenti all'insaputa dell'utente e non utilizza tecnologie invasive della riservatezza delle persone. Gli unici dati personali raccolti sono quelli eventualmente forniti - di sua spontanea volontà - dall'utente. Ai sensi del DLGV 196/03, l'utente è informato che questi dati saranno trattati solo ed esclusivamente per dare seguito alle sue richieste e non per altri fini. All'utente che invia dati personali spettano i diritti di cui agli articoli 7 e 13 del DLGV 196/2003 fra i quali ricordiamo quelli di ottenere la cancellazione, rettificazione, aggiornamento dei dati, il blocco dei trattamenti, di conoscere l'ambito di circolazione e diffusione dei dati personali. Per ogni ulteriore informazione ci si può rivolgere al responsabile del sito: info@dolomitiparco.com.
Utilizzo dei cookies e dei files log
Dolomitiparco.com non utilizza la tecnologia dei cookies
×