Risalendo le acque delle valli di Fanes e Travenanzes, nonché quelle del Boite e del Felizon, è frequente l’incontro con questo bell’uccello acquatico, tuffatore per eccellenza. Abile pescatore, si tuffa controcorrente nelle rapide e nelle turbolenze o le sorvola a pochi centimetri dal pelo dell’acqua; è indicatore di acque di buona qualità.
×Questo piccolo passeriforme carnivoro vive in ambienti aperti, dove siano presenti qua e là degli arbusti spinosi come crespini e rose; nelle loro spine l’averla infilza le sue prede, che possono essere insetti o piccoli mammiferi. A Cortina è presente nei prati di fondovalle da Convento a Manaigo, a Fraina e Guargné; è una specie poco diffusa, che predilige ambienti ricchi di insetti e biodiversità.
×È un rapace di medie dimensioni, che nidifica in boschi di vario genere, possibilmente su alberi vicini ai margini di radure o aree aperte, fino a 1500 metri di altitudine. Nelle Dolomiti d’Ampezzo è al limite del suo areale di diffusione ed è poco comune; è segnalato nei boschi di Miétres e Mandres. Si nutre prevalentemente di vespe e larve di altri insetti ed è un uccello migratore presente solo in estate.
×Questo gruiforme migratore è l’uccello simbolo delle praterie da sfalcio gestite in maniera sostenibile ed è in pericolo di estinzione in gran parte d’Europa. Frequenta prati da sfalcio con erba alta almeno 30 cm., che gli consentano di nidificare al riparo e che non vengano falciati prima della fine di giugno, in modo da poter portare a termine la cova. A Cortina è presente con discontinuità, ma capita spesso di sentirlo cantare al crepuscolo, a inizio estate, nel folto dei prati di fondovalle più estesi.
×Questo rospetto di piccole dimensioni, caratteristico per il colore inconfondibile del ventre, è piuttosto comune in zone collinari e di bassa quota, ma a Cortina la sua presenza è da ritenersi fuori dal comune ed accertata solo di recente. Vive in pozze d’acqua poco profonde, con temperatura relativamente elevata, nel fondovalle ampezzano diffuse sulle grandi frane di Socrepes, Rumerlo e Lacedel, fino a 1600 metri di quota.
×A dispetto della sua pericolosità, in quanto più velenosa delle vipere comuni, la vipera dal corno è estremamente rara e trova nelle ghiaie più calde del fondovalle ampezzano una delle stazioni più settentrionali del suo areale di diffusione. È considerata una specie minacciata ed iscritta nelle liste rosse nazionali ed è presente sui ghiaioni sopra Acquabona e Fiames, nonché a Cimabanche.
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