È la valle selvaggia del Parco per antonomasia, senza strade, senza rifugi e di una bellezza primordiale; è valle glaciale, con fondo quasi piano e versanti aspri e subverticali. Le praterie e le torbiere della parte alta vanno sparendo verso il basso, inghiottite dalla mugheta e dalle colate detritiche; verso la confluenza con la Val di Fanes, la Val Travenanzes diviene sempre più stretta e profonda. Una meta affascinante da affrontare con tempo sicuro e un minimo di allenamento.
Lunghezza: 8.000 m.Il Lagazuoi Piccolo è stato teatro, nella Grande Guerra, di una delle più singolari forme di conflitto che videro contrapporsi italiani e austriaci sulle Dolomiti; la guerra di mine. Per sfondare ed aggirare alcune linee inoppugnabili, entrambi i contendenti forarono la montagna minandola e vi fecero esplodere enormi quinte rocciose. Una delle gallerie italiane rimasta inesplosa, a monte della Cengia Martini, è lunga diverse centinaia di metri ed ancora oggi ben percorribile ed attrezzata.
Lunghezza: 2.100 m.Col dei Bòs e Cima Falzarego sono state terreno di combattimenti durante il primo conflitto mondiale; alla base del riparato versante sud, nella conca sotto le Torri di Falzarego, erano dislocate le strutture adibite al primo soccorso dei feriti sul fronte. Al riparo da frane e valanghe e raggiunti da una strada a tornanti, gli “Ospedaletti” hanno ben conservato alcune strutture murarie.
Lunghezza: 3.000 m.Oltre ad essere luogo di grande interesse storico, l’area di Valparola è un concentrato di emergenze naturalistiche di prim’ordine. Le limpide acque del lago di Valparola sono circondate da una bella torbiera e da praterie ricchissime di flora, fra cui il Lomatogonium carinthiacum e la Crepis bocconi. La marocca glaciale di Intrà i Sas è fra le più grandi delle Dolomiti, con innumerevoli blocchi, cunicoli e ripari sottoroccia, da cui deriva un habitat fanistico assai favorevole.
Lunghezza: 4.200 m.Digradante verso Valparola, sul lato di Falzarego è un affilato picco roccioso, strategico osservatorio bellico ed attuale punto panoramico di prim’ordine. Un magnifico sentiero in trincea, ricavato nelle profonde fenditure naturali del versante nord-ovest e ristrutturato di recente, ne risale facilmente la china fin sulla sommità. Una lunga e interessante galleria di 500 metri, agevolmente percorribile, collega il versante di Intrà di Sas con la spalla erobosa della Postazione Goiginger.
Lunghezza: 2.900 m.Oltre ad essere luogo di grande interesse storico, l’area del lago di Valparola è un concentrato di emergenze naturalistiche di prim’ordine. Le limpide acque del lago sono circondate da una bella torbiera e da praterie ricchissime di flora, fra cui il Lomatogonium carinthiacum e la Crepis bocconi. La marocca glaciale di Intrà i Sas è fra le più grandi delle Dolomiti, con innumerevoli blocchi, cunicoli e ripari sottoroccia, da cui deriva un habitat faunistico assai favorevole.
Lunghezza: 1.500 m.È un itinerario alternativo per salire alla cima del Lagazuoi Piccolo, che segue un ardito percorso su roccia e che in periodo bellico sfruttava i punti deboli della parete ovest; il percorso è in parte ferrato e richiede attrezzatura e un minimo di preparazione. Le rupi e la cresta sommitale sono molto ricche di flora, con un notevole contingente di specie endemiche ed esclusive. La discesa può avvenire per l’Alpe di Lagazuoi e la Forcella Salares, in un ambiente di vasti tavolati calcarei sovrastati dalle alte pareti della Cima Scotoni e delle Cime di Fanes.
Lunghezza: 7.200 m.Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo
Via Mons. P. Frenademez, 1
I-32043 Cortina d'Ampezzo
Tel. 0436 2206 - Fax 0436 878704
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