La ricchezza faunistica di un territorio si commisura alla disponibilità di nutrimento e di habitat, nonché alla vastità e scarsa frammentazione degli stessi. Le Dolomiti d’Ampezzo, a dispetto della frequentazione turistica, vantano una ricchezza e diversità faunistica di tutto rispetto, soprattutto grazie alla gestione silvo-pastorale a basso impatto che le Regole esercitano da secoli su ecosistemi boschivi e prativi molto prossimi alla naturalità.
Le zone di svernamento sono estese e indisturbate e i flussi turistici sono concentrati nel tempo e nello spazio; l’attività venatoria è limitata alle aree esterne al parco e gestita con criteri sostenibili. Ciò fa sì che la fauna possa compiere in tranquillità le principali fasi dei suoi cicli biologici e possa prosperare anche di fianco a sentieri e piste, offrendosi alla vista di molti grazie alle ridotte distanze di fuga.