Il corso de r’Aga de Cianpo de Crosc a valle di Malga ra Stua, detto anche “Sòuto de ra Stua”, è formato da una successione spettacolare di cascate e marmitte dei giganti, scavate nelle bancate calcaree a guisa di grandi conche semisferiche. Il dislivello che l’acqua percorre con il salto è di circa 100 metri e corre poco distante dalla frequentata strada di accesso alla malga.
Un tempo sfruttato da una piccola turbina per fornire energia alla malga, il torrente è ora fiancheggiato da un nuovo sentiero attrezzato, accessibile a molti.
Il sentiero, breve e suggestivo, premette di godere appieno la bellezza delle forme ricavate dall’acqua in millenni di erosione ed anche la particolare atmosfera, che viene a crearsi all’interno di queste grandi marmitte. Le acque vorticose del Sòuto de ra Stua sono anche l’habitat di elezione del grazioso merlo acquaiolo, uccello pescatore facilmente avvistabile lungo il sentiero.
Nell’ottica di una valorizzazione paesaggistica e naturalistica dei corsi d’acqua delle Dolomiti d’Ampezzo, già iniziata anni fa con i sentieri di Fanes e Travenanzes, il percorso, progettato dal Parco e finanziato dalla Regione Veneto, è stato realizzato nel corso dell’estate dalle Guide Alpine di Cortina.
Non richiede dotazione da ferrata, essendo attrezzato con passerelle, ma presenta dei tratti leggermente esposti, che richiedono assenza di vertigini.
I - Mercoledì 2 ottobre
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