Il cambiamento climatico in atto a livello globale e alpino è ormai sotto gli occhi di tutti, e le conseguenze sul territorio dolomitico sono piuttosto evidenti, non solo a livello di singoli periodi di siccità e mancanza di innevamento o di alluvioni, ma anche in termini geologici e in merito gli effetti del clima stesso sugli assetti territoriale e geomorfologico.
Molti sono gli enti di ricerca e gli studiosi che si sono attivati, nell’ultimo decennio, per capire la portata di tali eventi e le conseguenze, anche di sicurezza pubblica, che essi comportano sugli assetti territoriale e socio-economico. Abbiamo quindi ritenuto interessante, data la disponibiltà di ricercatori qualificati che hanno operato di recente sul nostro territorio a comunicare gli esiti del loro lavoro, di organizzare un ciclo di conferenze serali su temi attuali, specifici e molto interessanti.
Il programma è articolato in 3 conferenze serali, con inizio alle 20.30 dei venerdì sera del mese di maggio (5/5, 12/5, 19/5) presso la Ciasa de ra Regoles, organizzati dal Parco delle Dolomiti d’Ampezzo. Il programma delle conferenze è il seguente:
5 maggio: “I ghiacciai delle Dolomiti” - Franco Secchieri presenta il suo recente volume. Glaciologo e geologo, da più di 40 anni si occupa dell’evoluzione e il ritiro dei ghiacciai dolomitici ed è consulente di alcune amministrazioni pubbliche dell’arco alpino in merito alla evoluzione dei versanti di alta quota.
12 maggio: “Le colate detritiche in Valle del Boite” - Carlo Gregoretti presenta gli ultimi 10 anni dei suoi studi sui debris-flow e colate detritiche in Valle del Boite (Pomagagnon, Sorapìs, Antelao). Ingegnere idraulico, è ricercatore presso l’Università di Padova, tiene corsi di Idraulica ambientale e stabilità e consolidamento dei versanti. Ha installato e segue le stazioni di monitoraggio e i pluviometri sul territorio regoliero per lo studio dei fenomeni temporaleschi e franosi.
19 maggio: “Lo scioglimento del permafrost nelle Dolomiti e le sue conseguenze” - Anselmo Cagnati presenta i risultati del progetto di ricerca alpina PERMANET, sullo scioglimento del permafrost nelle aree cacuminali delle Alpi e delle DolomitI, con analisi dei rock-glaciers e dei crolli recenti. Laureato in scienze forestali, è meteorologo e nivologo presso il centro ARPAV di Arabba, è uno dei previsori dei bollettini meteorologici del Centro Valanghe.
I - Mercoledì 2 ottobre
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